Alessandro Robecchi, uno dei più quotati giallisti italiani, è arrivato con Flora al suo nono romanzo. Sue caratteristiche: l’umorismo – è infatti noto anche come autore televisivo per le tramissioni di Crozza e giornalista satirico -; l’ambientazione milanese; le indagini condotte in parallelo dalle forze dell’ordine e da un detective “suo malgrado”, Carlo Monterossi, che troviamo in tutti i suoi libri; la sensibilità sociale; un tema di approfondimento che varia ogni volta.
Quindi uno scrittore che travalica il genere e fa precedere la stesura dei suoi romanzi da un’inchiesta sul campo, da una ricerca. La sua ambizione di dire tra il serio e il faceto cose significative sui tempi che viviamo, ne fa un autore seguito da un pubblico fedele, che ogni volta aumenta, ponendolo ai primi posti delle classifiche dei libri più venduti.
Di tutto questo parliamo nell’intervista.